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    1. Novità legislative
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    Novità e aggiornamenti

    In questa sezione, suddivise per argomento, è possibile trovare tutte le novità normative e giurisprudenziali recenti

    ANTICORRUZIONE

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    Post8

    Legge n. 190/2012 e Linee Guida ANAC

    PRIVACY

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    Regolamento Europeo 2016/679 e normativa nazionale

    FAMIGLIA

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    Post2

    Diritti e doveri dei rapporti familiari

    TRASPARENZA

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    Post6

    D.lgs. n. 33/2013 - D.lgs. n. 97/2016 - Linee Guida ANAC

    COMPLIANCE D.LGS. 231/01

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    Post3

    D.lgs. n. 231/2001

    SANITA'

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    Strutture sanitarie e socio-sanitarie

    Nuovi post
    • Admin
      28 lug 2020
      Privacy, la Corte di giustizia boccia l'accordo Ue - Usa sul trasferimento dati
      Discussione 
      La Corte Ue, giudicando sul caso Schrems II, ha dichiarato non valida la decisione della Commissione (2016/1250) sull'adeguatezza della protezione dei dati offerta dal regime dello scudo UE-USA in materia di privacy. Con la sentenza nella causa C-311/18, il 16 luglio 2020 , la Corte di Giustizia, accogliendo le tesi del ricorrente, ha evidenziato che la normativa statunitense non offre garanzie in linea con quelle europee, dal momento che i programmi di sorveglianza statale sono particolarmente invasivi. In particolare, la cosiddetta sentenza “Schrems II” ha dichiara che il Privacy Shield è invalido, poiché non è in grado di garantire un livello di protezione sufficiente ai cittadini europei i cui dati vengono trattati negli Stati Uniti, specie in relazione agli strumenti legislativi americani di sorveglianza pubblica, che risultano invece eccessivi e sproporzionati rispetto ai criteri del diritto europeo; le Clausole contrattuali standard – contenute nella Decisione della Commissione Ue 5 febbraio 2010, modificata nel 2016 – rimaste valide, possono essere utilizzate solo previa valutazione circa la loro effettiva capacità di garantire la protezione dei dati nel paese di destinazione. In altre parole il titolare ed il responsabile del trattamento che intendono effettuare il trasferimento fuori dal territorio comunitario devono verificare caso per caso la sussistenza di idonee garanzie a protezione dei dati personali nel Paese del destinatario e prevedere garanzie supplementari nel caso in cui quelle assicurate dalle clausole standard non siano ritenute sufficienti. Tale regola – certamente di non facile ed immediata applicazione – vale per tutti i trasferimenti extra Ue, non solo per i dati che vanno in Usa.
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    • Admin
      15 lug 2020
      Il diritto di famiglia al tempo del COVID
      Discussione 
      Ascolta l'intervista su Rai News 24 in cui affronto alcuni aspetti legali legati alle difficoltà che le famiglie e i genitori hanno dovuto affrontare durante la fase dell'emergenza sanitaria
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    • Admin
      12 dic 2019
      ACCESSO CIVICO E PARERE DEL GARANTE PRIVACY
      Discussione 
      Negata la possibilità di accedere agli elaborati scritti, ai verbali di correzione e ai curricula dei partecipanti ad un concorso indetto da un’Università. Con il recente parere reso lo scorso 7 novembre, il Garante per la protez ione dei dati personali ha espresso parere positivo sulla decisione di un ateneo italiano di negare ad una persona l’accesso civico generalizzato agli elaborati scritti, ai verbali di correzione e ai curricula dei partecipanti ad un concorso pubblico, ritenendo che la messa a disposizione di tale documentazione avrebbe potuto arrecare un " pregiudizio concreto alla tutela dei dati personali previsto dall’art. 5-bis, comma 2, lett. a), del d. lgs. n. 33/2013 ”. Nel formulare il suo parere all’Università, il Garante ha ribadito che il curriculum vitae, così come l’elaborato scritto, contiene numerose informazioni delicate che non sempre si desidera portare a conoscenza di chiunque e che meritano dunque un’opportuna riservatezza; si tratta, infatti, di informazioni personali, non unicamente legate al percorso di studi, come l’adesione ad associazioni, e che possono anche rivelare opinioni di tipo politico o convinzioni filosofiche e religiose. L’Autorità ha, inoltre, aggiunto che risulta impossibile accordare anche solo un accesso parziale in quanto la presenza nei curricula di dati e informazioni dettagliate degli interessati rende particolarmente difficile, se non impossibile, l’anonimizzazione del documento, mentre il fatto che l’elaborato scritto sia redatto di proprio pugno può rendere possibile la re-identificazione a posteriori del candidato; ha, infine, precisato ha, infine, precisato che resta in ogni caso salva per il richiedente la possibilità di accedere alla predetta documentazione avvalendosi della legge 241 del 1990, laddove dimostri l’esistenza di " un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è chiesto l’accesso ".
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